È notte, inverno rovinoso. Un poco
sollevi le tendine e guardi. Vibrano
i tuoi capelli selvaggi, la gioia
ti dilata improvvisa l’occhio nero;
che quello che hai veduto – era un’immagine
della fine del mondo – ti conforta
l’intimo cuore, lo fa caldo e pago.
Un uomo si avventura per un lago
di ghiaccio, sotto una lampada storta.
di Umberto Saba (1883-1957)
(Tratta da:
Umberto Saba, Il Canzoniere, Torino, Einaudi, ed. del 1961)